Comprare un'auto usata da un privato: documenti e garanzia
Comprare un'auto usata da un privato: documenti e garanzia

Comprare un’auto usata da un privato: documenti e garanzia

Aprile 5, 2023

Diciamolo subito: comprare un’auto usata da un privato è una faccenda da non prendere alla leggera. Niente garanzia, niente dilazioni di pagamento, nessuna certezza sull’affidabilità di chi vende e sulla storia della vettura. Eppure, ogni anno la maggior parte dei passaggi di proprietà avviene proprio tra privati: una quota che possiamo stimare intorno al 60%. Secondo i dati dell’Aci, nel 2016 hanno cambiato proprietario 5.035.274 vetture. Di queste, ben 2.819.677 sono state oggetto di veri trapassi, mentre le minivolture dei commercianti si attestano a quota 2.215.597.

Le ragioni della scelta. La prima molla che spinge l’italiano a far da sé è senza dubbio il prezzo. È opinione diffusa, infatti, che rivolgersi a un concessionario o a un rivenditore sia sempre più oneroso e che sia meglio cercare di spuntare un importo basso da un privato, magari con una estenuante trattativa. Pensate, per esempio, alla persona che ha fretta di concludere l’accordo per bisogno di denaro (e che, quindi, accetta di svendere la propria auto) oppure al pensionato che ha deciso di non guidare più e si sbarazza di una vettura seminuova.

L’identikit dell’usato. In Italia, la quota maggiore di vetture d’occasione che passa di mano è rappresentata da esemplari dei segmenti A, B e C, con almeno cinque anni di vita, molti chilometri e basso valore residuo. Sono, tipicamente, quelle automobili che scarseggiano tra i professionisti, che preferiscono evitarle (o cederle a commercianti stranieri) perché garantiscono margini di guadagno troppo bassi, a causa dei costi di ripristino e dell’obbligo di offrire una garanzia legale. Ma sono esemplari che, invece, trovano un naturale sbocco negli annunci di vendita dei privati.

CONTROLLATE BENE I DOCUMENTI

Quali sono le cautele da adottare quando ci si accinge a comprare una vettura d’occasione dal proprietario precedente? Tralasciando l’ovvio esame della vettura, al quale dedichiamo un capitolo specifico, è necessario prestare molta attenzione alla storia pregressa del veicolo così come emerge dai documenti.

Esame di storia. Il venditore può raccontarvi qualunque cosa e, sebbene non tutto sia verificabile, eventuali contraddizioni nella sua storia o particolari atteggiamenti possono aiutare a farsi un’idea di chi si ha di fronte. Le sue informazioni vanno sempre confrontate con lo stato d’uso effettivo della vettura per cercare riscontri. Per esempio, se vi raccontano la tipica storia dell’auto appartenente a una persona anziana e usata pochissimo, potete verificare l’età del precedente proprietario sulla carta di circolazione, ma se le condizioni della vettura appaiano un po’ troppo vissute, magari a utilizzarla intensamente è stato un figlio o un nipote.

Le carte prima di tutto. Non abbiate timore neppure a chiedere di vedere le fatture degli interventi di manutenzione effettuati durante la vita dell’auto. Da evitare assolutamente sono gli esemplari che abbiano subìto interventi di tuning, estetici o meccanici, esclusi quelli omologati dal Costruttore. Controllate anche la corretta effettuazione delle revisioni periodiche. Se l’auto, alla fine, vi interessa, potete verificarne il passato anche attraverso un certificato cronologico, per scoprire se ci sono impedimenti alla vendita di natura fiscale. In ogni modo, diffidate dalla gente troppo frettolosa o che mal digerisce le vostre domande: in caso di dubbi, meglio lasciar perdere.

TRA PRIVATI NESSUNA GARANZIA

Sono moltigli automobilisti che se lo chiedono: comprando un usato da un privato, si ha diritto
a qualche forma di garanzia? La risposta, senza appello, è no. Quindi, dopo l’acquisto, se si rompe qualcosa, il venditore non può essere chiamato in causa. Ma non è sempre così. Secondo Raffaele Caracciolo, responsabile automotive dell’Unione nazionale consumatori, «se l’auto venduta presenta un problema, anche di sicurezza, e si può dimostrare che il precedente proprietario ne fosse a conoscenza
al momento di venderla, lo si può citare davanti al giudice ai sensi
del Codice civile per vizio occulto. L’opportunità di procedere in tal senso, tuttavia, andrà ponderata volta per volta, considerando l’effettivo costo della riparazione in rapporto all’onere per intentare una causa civile, i cui costi e lungaggini, spesso, sono superiori all’effettivo danno per il quale si agisce».

CINQUE REGOLE PER COMPRARE BENE

La trattativa tra privati non può prescindere da queste cinque regole basilari:

1. Studiare la documentazione;
2. Confrontare lo stato d’uso con quanto vi viene raccontato;
3. Valutare l’atteggiamento del venditore: meglio lasciar perdere se si hanno dubbi sulla sua sincerità;
4. Attenzione alle auto verniciate di fresco: potrebbero essere reduci da incidenti gravi;
5. Diffidate da chi vi chiede forme di pagamento insolite.

Fonte: quattroruote.it

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